Stucchi 1950 è un’azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di sistemi di aspirazione polveri e attrezzature per carrozzerie. Fondata nel 1950, da 41 anni lavora per “pulire” l’aria delle carrozzerie. Abbiamo visitato l’azienda
e intervistato Luca Andreozzi e Sara Stucchi
Quando varchi la soglia della Stucchi è un po’ come fare un “salto gravitazionale”. Fino all’ingresso l’azienda è poco appariscente, una come tante del Nord Italia. Poi, spalancata la porta, si apre un mondo. Appena entrati si percepiscono l’entusiasmo per il lavoro e la professionalità. Quando queste due qualità viaggiano parallele le aziende funzionano, e infatti Stucchi in pochi anni si è ritagliata una posizione di rilievo nel settore. In pochi anni non dalla fondazione, ma dal rilancio come ci hanno ben spiegato.
Abbiamo incontrato Luca Andreozzi, Sales Manager e Sara Stucchi, Responsabile amministrativa e figlia del fondatore che ci hanno guidati nel loro mondo. Un po’ come Dante siamo stati accompagnati da Luca nell’“inferno” del mondo commerciale, dove oggi la competitività è alta, mentre Sara è stata una sorta di Beatrice nell’illustrarci la storia dell’azienda e l’impegno del padre che ha portato l’azienda a essere leader nel segmento, ma che soprattutto ha creato la cultura aziendale della ricerca costante di qualità ed efficienza. Oggi Marino Stucchi non è più in azienda ma la sua impronta è forte e la si ritrova in ogni passaggio del lavoro, dalla progettazione delle attrezzature alla loro realizzazione, tutte operazioni che la Stucchi svolge all’interno della sua struttura. Un’azienda in cui davvero si respirano motivazione, voglia di crescere e di creare nuovi progetti. Un’azienda giovane e dinamica, che ha solide basi e forte reputazione. Un bel curriculum di questi tempi in cui tutto è troppo superficiale. Un valore importante che ben si incarna in Sara e in Luca che insieme stanno gestendo l’azienda verso nuovi progetti, fatti di aperture di mercati e nuovi prodotti di imminente lancio.
Sara, ci racconta come è nata e si è evoluta la vostra azienda?
«Per la nostra storia bisogna tornare al dopoguerra, quando mio nonno ha iniziato a svolgere l’attività di lavorazioni meccaniche presso un laboratorio annesso all’abitazione. Un piccolo laboratorio che è ancora di proprietà della famiglia. In quella collocazione abbiamo ancora la sede legale. Nonno Stucchi è riuscito a trasmettere la sua grande passione per le lavorazioni meccaniche ai due figli maschi, tra cui mio padre. Entrambi i fratelli hanno lavorato in quella che era l’azienda di famiglia sino a poi prendere due strade parallele senza mai allontanarsi. Mio padre dalle lavorazioni meccaniche si è spostato verso il filtraggio delle polveri, mutuando proprio dalla tecnologia proveniente dalle lavorazioni meccaniche. Parlo del cuore del nostro prodotto di punta, che usa un pistone per creare l’effetto filtrante e offre un’elevata durata dei filtri; infatti, diamo un’ampia garanzia. Questa tecnologia è stata la nostra grande fortuna, quella che ci ha fatto emergere e ci ha dato la possibilità di essere i principali fornitori dei costruttori di impianti per la carrozzeria».
Luca, siete riconosciuti dai costruttori di impianti come un’azienda di qualità e solida, eppure molti carrozzieri non vi conoscono direttamente. Perché?
«Sicuramente è un po’ colpa nostra, nel senso che in questi anni abbiamo concentrato energie e risorse tra produzione e progettazione e abbiamo trascurato un po’ la nostra comunicazione. Però stiamo recuperando… anche per questo oggi siamo qui. Per parlare dell’azienda e dei progetti che stiamo sviluppando. Negli ultimi anni abbiamo profuso molte energie nel rinforzare l’azienda che dal 2009, dopo la crisi internazionale, sta crescendo nei volumi di vendita e nei risultati. Da quando sono entrato in azienda mi occupo di espandere i mercati. Il primo anno l’ho dedicato a fare conoscere la Stucchi nel mondo, infatti mi sono spinto sino in Australia per cercare nuovi clienti e mercati. Un lavoro impegnativo, ma che ha funzionato molto e ora in questo periodo di Covid dove non si può viaggiare stiamo capitalizzando questo impegno. Ovviamente dopo l’estate abbiamo affrontato l’impatto della scomparsa di Marino Stucchi ma lui in questi anni è stato un grande, ci ha trasmesso non solo la competenza ma anche i suoi valori e oggi stiamo puntando al massimo su questi valori importanti. Siamo molto lontani dagli anni 80 in cui il lavoro entrava da solo e giravano tanti capitali. Oggi ogni giorno devi conquistare la tua fetta di mercato con qualità, competenza e serietà».
Oggi come è organizzata la vostra produzione e distribuzione?
«Siamo fornitori praticamente di tutti i costruttori di impianti per la carrozzeria. I nostri impianti sono attentamente progettati e costruiti per aspirare e filtrare polveri secche derivate dalla carteggiatura e dalla levigatura. Il nostro punto di forza è costituito dai sistemi a filtro a maniche ad alta efficienza con un sistema di pulizia automatico/programmabile. Il pannello di controllo touch screen permette di monitorarne il funzionamento e regolarne gli intervalli di pulizia. Il sistema può essere del tutto automatico: il sistema fa partire l’aspirazione in automatico nel momento in cui viene azionato il primo utensile e si arresta pochi secondi dopo lo spegnimento dell’ultimo utensile in uso, garantendo così un notevole risparmio energetico e una perfetta pulizia dell’ambiente di lavoro. Poi abbiamo un vasto catalogo di banchi mobili sempre per carteggiatura. La nostra gamma di i prodotti offre anche sistemi di distribuzione di aria, energia e aspirazione. Questo lo stato attuale, ma quest’anno stiamo per lanciare delle novità sia per i settori già presidiati sia per nuove applicazioni. Abbiamo infatti rinforzato il reparto di progettazione perché puntiamo ad allargare la gamma di prodotti già a partire dalla prossima primavera. Sarà un 2021 pieno di novità per Stucchi 1950».
Questo difficile periodo con l’emergenza Covid pare non rallentarvi…
«Diciamo che il Covid è una cosa molto seria, che sta cambiando e cambierà il mondo. Noi non l’abbiamo mai sottovalutato, ma non ci siamo nemmeno lasciati paralizzare. Basta dire che nel 2020 abbiamo assunto del personale. In un momento così, crescere nella forza lavoro già dice da solo cosa vogliamo fare. Da 10 dipendenti stiamo arrivando a 15 e forse 16. Abbiamo rinforzato la progettazione e la produzione. Abbiamo dei progetti che richiedono le risorse per essere portati a termine, sempre con gli standard di qualità della Stucchi 1950. Adesso stiamo per iniziare alcuni lanci, seguiteci e speriamo di stupirvi con i nostri nuovi prodotti ma con la “solita” qualità dei prodotti stessi e del servizio post vendita, che qui da noi è un autentico mantra».
a cura di Renato Dainotto
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