Antonio Gatto della IVAT ci racconta come ha affrontato questa emergenza a cui come molti non erano preparati. Con difficoltà da superare e superate sia sul mercato interno sia sulle esportazioni
Coronavirus: emergenza scoppiata in poche settimane, voi in IVAT eravate preparati alla possibile chiusura generale?
<<No, assolutamente! Quando l’emergenza Italiana è scoppiata avevamo diverse commesse estere e abbiamo cercato il più possibile di consegnarle visto che chi si serve da noi ci ha espressamente richiesto le consegne in quanto loro ancora non avevano blocchi e così abbiamo fatto.>>
Durante la fase critica dell’emergenza siete riusciti a mantenere l’operatività del raparto Refinish?
<<Sì, soprattutto nella fase iniziale quando ancora i trasportatori riuscivano a consegnare puntualmente…noi comunque abbiamo sempre disponibili tutti i prodotti del listino per garantire ai clienti un sevizio puntuale ed ancora oggi siamo riusciti a mantenere costanti le nostre scorte affinché si possano gestire al meglio le necessità improvvise ed imponderabili tipiche di questi periodi di emergenza nazionale che ora purtroppo è diventata mondiale.>>
In particolare quali servizi vi hanno richiesto i clienti nel momento difficile?
<<Come sempre, oltre a garantire la disponibilità del materiale, abbiamo mantenuto il servizio tecnico sempre pronto e ricettivo ad ogni eventuale richiesta/consiglio.>>
La distribuzione delle vernici si è fermata oppure siete riusciti a mantenere dei canali aperti?
<<Con tempi di resa un po’ più lunghi ma siamo riusciti per ora a gestire il tutto salvo alcune rare situazioni di difficoltà di consegna in “dogana”.>>
In che percentuale i vostri distributori sono riusciti a rifornire le carrozzerie
<<Per ora non registriamo difficoltà di fornitura in carrozzeria>>
Per la fase post emergenza avete pensato ad azioni per sostenere la filiera distributiva e quella della riparazione?
<<La nostra azienda cerca sempre, non solo in questi momenti, di sostenere i vari distributori che sono per noi la nostra anima applicando sempre il miglior prezzo, la miglior qualità e la miglior assistenza. E’ nostro interesse stargli vicino e appena potremo ripartire parleremo con ognuno di loro ed insieme costruiremo le strategie per il futuro volte a migliorare e a snellire il lavoro di tutti.>>
Dopo questa emergenza improvvisa cambierà il vostro modo di lavorare?
<<Come dicevamo siamo medio/piccoli produttori che tendono soddisfate in pieno la clientela…per ora abbiamo riscontri positivi sul nostro operato a 360° quindi non credo che modificheremo radicalmente il nostro modo si lavorare.>>
State prepararando delle strategie per la Fase 2
<<No, per ora stiamo con le antenne “dritte” per ricevere i vari segnali.>>
Che previsioni avete per il mercato 2020: il mercato sarà una “V”. Dopo la caduta una ripresa in verticale?
<<No crediamo che la ripresa non sarà ripida, anzi ci aspetteranno ancora mesi difficili da gestire insieme al mercato in attesa che si possa riprendere il coraggio e la forza che da sempre contraddistingue la nostra bella Italia e noi con il nostro made in Italy siamo pronti ad ogni sfida.>>
a cura di Renato Dainotto - Foto PHOTO-R
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