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EDITORIALE SETTEMBRE

Car Carrozzeria RE-START: perché? Adesso ve lo spieghiamo nel nostro editoriale e in un video che presenta il numero che sta arrivando in queste ore sulle vostre scrivanie. E ricordatevi che sul nostro sito c'è lo sfogliabile. Buona lettura

Perché un numero speciale? Perché chiamarlo Re-Start? Adesso ve lo spiego, ma prima concedetemi un passo indietro. Al rientro dalle festività, non parlo delle ferie ma di inizio 2020, il mondo girava come sempre: 24 ore per una rivoluzione completa intorno al proprio asse. Poi il 9 gennaio arriva la prima di tante molliche di pane, che ci avrebbero portato a capire cosa ci veniva incontro: molliche che ancora una volta sono state mangiate dagli uccellini e così quasi ignari e troppo sicuri di noi dal 9 gennaio al 21 febbraio abbiamo guardato da spettatori la nascita, l’evoluzione e l’invasione del Covid-19. Persino il 29 gennaio con i due turisti cinesi infetti a Roma pensavamo di essere immuni al virus. Salvo poi trovarci tutti in casa: 4 marzo zona rossa di Casalpusterlengo e, infine, le 22.00 del 9 marzo: Giuseppe Conte, molto preoccupato, annuncia il lockdown per l’intera Italia. Italia che diventa la seconda nazione al mondo colpita dalla pandemia, dopo la Cina, dove tutto ebbe origine. Nascono nuovi riti quotidiani, come l’appuntamento con la conferenza della Protezione Civile col bollettino dei contagi: ogni sera a fare la conta dei contagiati e dei deceduti senza immaginarsi che dopo questo terremoto sanitario sarebbe arrivato anche uno tsunami: l’onda lunga e distruttiva non arriva dal mare, ma prende forza dalla globalizzazione e si abbatte sulla nostra economia impotente; si chiama crisi economica. Così abbiamo fatto i conti con crollo dei consumi, settori economici bloccati, decreti a raffica e tanta paura per il futuro. Come una guerra, ma senza uso di armi. Con la primavera fuori dalle nostre carceri di cemento armato. Sconforto, paura e incertezza. Poi la speranza. Maggio, inizia la ripartenza ed eccoci ai nostri giorni. Tanto ci è stato dato: hotel e ristoranti aperti, libera circolazione sul territorio e nuove abitudini da rispettare. Dal 4 maggio io ho iniziato a tornare sulla strada, a incontrare carrozzieri e aziende. E ho riscontrato una gran voglia di ripartire. Tanti hanno usato questo termine: ripartire. Così è nata l’idea di dedicare gli ultimi 4 numeri del 2020 alla “ripartenza”, che abbiamo sintetizzato con Re-Start. Questo è il primo dei numeri previsti: un contenitore di idee, novità, buoni propositi delle aziende e per questo mese più pagine. Tante storie di carrozzieri che vogliono sconfiggere la crisi. Uno speciale dedicato a tutti voi che è subito stato sposato da tante aziende che hanno deciso di avere dello spazio per comunicare con voi. Ecco il nostro primo Car Carrozzeria Re-Start. Infine, un plauso: da quel 6 maggio ho fatto ben 16 trasferte: ogni azienda o carrozzeria che ho visitato ha fatto molto di più di quello richiesto dalla legge per prevenire il Covid: ambienti ridisegnati per aumentare la distanza sociale, percorsi indicati per ingressi e uscite, monitoraggio salute con temperatura e test sierologici, applicazione dello smart working per ridurre il numero dei presenti in azienda e cicli di sanificazione. Bravi tutti. Siete davvero Bravi. A fine agosto, incontrando un carrozziere, questo mi ha detto: «Al rientro pago tampone e sierologico a tutti, per essere sicuro di non rischiare brutte sorprese. In questa fase non ci si può permettere di essere chiusi». “Non ci si può permettere di essere chiusi in questa fase”: che perfetta sintesi. Così si fa.