A partire dal 31 marzo 2018 tutte le nuove auto commercializzate nell’Unione Europea dovranno avere il sistema eCall (chiamata automatica di emergenza). Il via libera definitivo dovrebbe arrivare a inizio gennaio, con l’approvazione del Consiglio UE e dell’Europarlamento. La Commissione Mercato Interno si è già pronunciata favorevolmente ( trenta voti a favore, uno contrario e due astenuti), pertanto l’approvazione del Consiglio e dell’Europarlamento è praticamente scontata. Su tutte le nuove auto ci saranno quindi una SIM interna e un GPS collegati al sistema di infotainment che in caso di incidente chiameranno automaticamente il numero unico di emergenza europeo 112, inviando i dati relativi al veicolo e alla posizione esatta dell’incidente.

Ad essere dotate di ecall sarannno le auto private e i veicoli commerciali leggeri, ma l’obbligo potrebbe in futuro venire esteso anche a mezzi pesanti e pullman. Grazie all’ eCall i tempi di intervento diminuiranno del 40% in città e del 50% nelle aree extraurbane, e secondo le stime si potrebbero così salvare almeno 2.500 dei 28.000 morti causati ogni anno da incidenti stradali in tutta Europa.

Resta tuttavia qualche interrogativo in materia di privacy. La presenza di SIM e GPS a bordo apre infatti la strada a a molte potenziali applicazioni. L’eCall è stato comunque concepito per attivarsi solamente in caso di incidente, e non dovrebbe quindi tracciare spostamenti e dati dell’automobilista mentre è alla guida.
L’ introduzione dell’eCall obbligatoria è destinata ad avere significative ricadute anche in ambito aftermarket e riparativo.