L'Unasca lancia nuovamente l'allarme: in molte città italiane le targhe sono finite, impedendo le immatricolazioni
UNASCA lancia nuovamente l’allarme: è di nuovo emergenza targhe in molte città italiane, perché le targhe non ci sono e non arrivano, o arrivano a rilento, impedendo l’immatricolazione di veicoli già acquistati e pagati dai cittadini, che si trovano a dover attendere senza poter utilizzare il proprio mezzo, magari proprio in prossimità della partenza per le vacanze.E questa volta poi l’emergenza ha coinvolto anche le moto, esattamente nel periodo dell’anno di maggiore immatricolazione.
Particolari criticità per le targhe che non arrivano si registrano a Livorno, dove secondo gli associati Unasca sul territorio le targhe sono finite da 10 giorni, poi a Brescia, dove scarseggiano, così come a Firenze, Modena, Bergamo, Pordenone, Genova, Varese, Parma, Pescara, Ragusa, Grosseto.
Ormai è prassi che gli ordini si facciamo con cadenza settimanale, con costanti ritardi nelle consegne che lasciano sempre un vuoto. “Ci chiediamo perché il sistema di produzione incappa sistematicamente in questi problemi di fornitura delle targhe, dichiara Ottorino Pignoloni, segretario nazionale Unasca Studi. Noi sono anni che lanciamo un appello perché si risolvano i problemi a livello centrale che sono a monte e che danneggiano i cittadini così come gli operatori del settore. Quest’anno, oltre al problema all’inizio anno per le auto, la vera emergenza sono le targhe moto, ed è quasi incomprensibile dato che le immatricolazioni delle moto hanno dei picchi stagionali, quindi danno modo di organizzare il lavoro con grande anticipo. Auspichiamo una rapida risoluzione del problema”,
Anche l’anno scorso si è assistito allo stesso problema, e l’UNASCA aveva più volte lanciato l’allarme.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere