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Ddl concorrenza: Confartigianato non ci sta

"In questo modo si faranno chiudere migliaia di carrozzerie indipendenti, che non operano in convenzione con le assicurazioni, impedendo al cittadino di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia"

«Con le misure in tema di Rc Auto assistiamo al tentativo di consegnare il mercato delle riparazioni auto nelle mani delle assicurazioni. Questo, in nome di una presunta liberalizzazione e senza tener conto che una misura identica era già stata stralciata nel 2014 dal Decreto Destinazione Italia e che in Parlamento sono state presentate proposte di legge proprio su questa materia». Così il presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia e Lombardia Eugenio Massetti commenta le norme in materia di Rc auto contenute nel Ddl Concorrenza approvate nei giorni scorsi dal Governo dove sono state riesumate le norme che furono stralciate dal Decreto Destinazione Italia.
In difesa delle 14 mila imprese di carrozzeria e 60.000 addetti in tutta Italia già a suo tempo si era mobilitata Confartigianato per evitare “intromissioni” da parte delle compagnie assicurative. Ora l’ennesima beffa. «In questo modo si faranno chiudere migliaia di carrozzerie indipendenti, che non operano in convenzione con le assicurazioni, impedendo al cittadino di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia – aggiunge Massetti – senza contare che nei fatti, alle carrozzerie convenzionate, le compagnie assicurative impongono condizioni contrattuali-capestro che le costringono a lavorare sotto costo, mettendo a rischio la qualità stessa della riparazione. Altro che liberalizzazioni, è un assist alle compagnie assicurative a cui si vuole consegnare il mercato delle riparazioni. Confartigianato si opporrà con tutti i mezzi nelle sedi opportune per ridare al mercato dell’autoriparazione la libertà che merita e mantenere alto il livello qualitativo delle riparazioni a costi del lavoro equi e giusti a beneficio dell’automobilista e di un lavoro eseguito a regola d’arte» conclude il presidente Eugenio Massetti.