Targa di prova: tanto utile per gli autoriparatori, ora in discussione per una sentenza della Corte di Cassazione in seguito a un ricorso. Si aprono nuovi scenari su copertura RC Auto e gestione delle multe e contravvenzioni
Un sentenza della Corte di Cassazione mette in crisi il settore dell’autoriparazione sul tema uso della targa di prova e responsabilità assicurativa di un’auto immatricolata ma in gestione all’autoriparatore. Ciò che sembrava facile e immediato non è così per i giudici della Cassazione.
TARGA PROVA CHE FARE
Una recente sentenza, ma ve ne erano già in precedenza di simili, recita che una carrozzeria o un’officina o una concessionaria che deve fare dei test su strada con un’auto targata e immatricolata non potrebbe usare la targa prova, come è sempre stato fatto. La Corte di Cassazione ritiene infatti che se una vettura è immatricolata non è più legittimo l’uso della targa prova. La copertura assicurativa della polizza Rc Auto deve quindi essere quella del veicolo a motore già immatricolato, non quella legata alla targa prova.
TANTI DUBBI
Nascono così molti dubbi. Asiscurazione: non tutte le vetture in carico alle concessionarie sono assicurate. Vedi l’usato in attesa di essere venduto che però spesso viene movimentato su strada. Usare la copertura del cliente mette a rischio la sua classe di merito di polizza in caso di sinistro mentre l’auto è nelle mani dell’autoriparatore. Anche la gestione delle multe diventa difficile: la targa di prova identificava di fatto chi usa la vettura (autoriparatore).
SOSPENSIONE POSSIBILE
Alla luce di queste tre problematiche c’è da aspettarsi una sospensione dall’applicazione della sentenza. Intanto il settore è già nel caos… Secondo la sentenza la targa prova sarebbe da usare solo prima dell’immatricolazione, in mancanza di libretto. Vi terremo informati.
a cura di Renato Dainotto
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