Attualità

Coronavirus: il comunicato di CNA Autoriparazione

CNA Nazionale ha istituito una specifica Task Force per raccogliere segnalazioni e affrontare le problematiche, che afferiscono ai singoli mestieri, che scaturiscono dal COVID-19.
Abbiamo attivato un account di posta dedicato dove potrete inviare tutte le richieste di approfondimento sulle casistiche particolari [email protected]
Il mondo dell’autoriparazione, lavorando prevalentemente con il privato, ha subito forti rallentamenti e vista la gravità del momento sono prevedibili ulteriori riduzioni di lavoro.
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in una conferenza stampa, ha anticipato un’ulteriore stretta ai provvedimenti messi in campo per fronteggiare l’emergenza nazionale, tramite l’unico strumento che pare risulti efficace in questa lotta, ovvero “RESTARE A CASA”.
Nella conferenza stampa nessun riferimento esplicito agli autoriparatori, ma da quello che si evince dal decreto, e dalle dichiarazioni del Viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, rilasciate nel corso di una trasmissione radiofonica, la categoria degli autoriparatori (Carrozzerie, Officine Meccaniche, auto e moto, Centri di revisione, Gommisti) non è coinvolta dalle ulteriori restrizioni, contenute nell’ultimo provvedimento, in quanto erogatori di servizi essenziali di pubblica utilità.
Gli autoriparatori, infatti, sono i garanti della messa in sicurezza e del funzionamento di tutti i veicoli su strada. Le attività di autorimessa, rivendita di ricambi e autolavaggio seguono le stesse regole. I concessionari rimarranno chiusi. Le revisioni, essendo un servizio pubblico, si possono fare regolarmente. Laddove non fosse possibile stiamo chiedendo, per le revisioni con scadenza a marzo, la proroga di almeno un mese se non di più.
Ovviamente, i titolari delle aziende dovranno adottare tutte le precauzioni del caso per garantire la salvaguardia dei propri dipendenti e dei clienti che si recheranno presso le officine. Alcune tra le misure per garantire la sicurezza sono:

– evitare gli assembramenti, attraverso, ove possibile, l’organizzazione del lavoro per appuntamenti
– attesa dei clienti fuori dall’ufficio in luoghi “aperti”
– sanificazione degli ambienti
– distanze di sicurezza con i clienti e tra i dipendenti
– utilizzo di mascherine e guanti o dispositivi di protezione (copri volante, copri leva cambio, coprisedile, etc)
Inoltre non dimentichiamo le autocertificazioni da adottare per gli spostamenti da e per l’officina.
Per tutte le imprese artigiane è possibile accedere agli ammortizzatori sociali, nel caso in cui l’azienda decida di ridurre il personale o sospendere l’attività, attraverso il Fondo di Solidarietà Bilaterale, già attivo con un codice dedicato COVID19 “Coronavirus”
Se vogliamo uscire da questa situazione di stallo è fondamentale che tutti rispettino le regole, anche se questo comporta sacrifici e rinunce. Siamo chiamati ad una presa di responsabilità che farà la differenza tra il ritorno alla normalità in breve tempo o il perdurare di questa lenta agonia.
Il rispetto delle regole è la cura migliore per questo Virus.

a cura di a cura di CNA AUTORIPARAZIONE