La Commissione Ambiente ha chiesto di prorogare al primo gennaio 2015 l'avvio del Sistri, previsto per il 3 marzo. Pieno appoggio alla proroga anche da parte di CNA
Chiesta la proroga all’entrata in vigore del Sistri, la procedura elettronica per la gestione dei rifiuti che dovrebbe partire il 3 marzo.
La Commissione Ambiente della Camera ha chiesto che “si valuti l’opportunità di prorogare al primo gennaio 2015 il termine iniziale di operatività del Sistri, sia per i produttori iniziali di rifiuti pericolosi, che per i comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio della regione Campania, procedendo nel frattempo ad individuare modalità di controllo e tracciabilità dei rifiuti più efficaci e trasparenti condivise con il sistema delle imprese”.
“Il Sistri ad oggi non è ancora entrato pienamente in funzione e rischia di essere un insostenibile appesantimento burocratico e un sovraccarico organizzativo soprattutto per le piccole imprese, diversamente da quanto realizzato in altri paesi europei”, ha detto Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera
L’esigenza di una semplificazione del sistema era stata riconosciuta dallo stesso ministro Orlando, che rispondendo ad un’interrogazione si impegnava proprio in questo senso. Tuttavia non si ha ancora alcuna notizia.
L’appoggio di CNA
Pieno appoggio alla richiesta di proprorga anche da parte di CNA: “Esprimiamo la nostra soddisfazione per la decisione, adottata dalla commissione Ambiente della Camera, presieduta dall’onorevole Ermete Realacci, di chiedere al governo un intervento risolutivo sul Sistri, prorogandone per ora le scadenze e la sospensione delle sanzioni”. E aggiunge: “l’operatività del Sistri sta determinando pesanti conseguenze sulle imprese in termini di costi, difficoltà e rallentamenti insostenibili nella gestione dei rifiuti, determinando il rischio di uno totale paralisi dello smaltimento .
“Ora – conclude la nota della Cna – ci auguriamo vengano recepite le sollecitazioni della commissione Ambiente di Montecitorio, che finalmente ha messo in luce le criticità tecnologiche e procedurali del Sistri, denunciate dalla Confederazione fin dalla sua istituzione, a dicembre del 2009. Non è con il modello Sistri che si combattono le ecomafie, bensì con un sistema efficiente in grado di tutelare le imprese che operano correttamente e con un presidio del territorio che contrasti gli inquinatori”
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