Con Giorgio Mori, proprietario dell’Autocarrozzeria Mori di Genova, abbiamo parlato della sua attività e dell’impegno che, come presidente dell’Associazione Carrozzieri di provincia, ha profuso verso tutti i colleghi tesserati.
Giorgio, ci parli delle settimane di lockdown?
«Siamo rimasti chiusi da metà marzo, poi il 30 ho riaperto lavorando su un’agenda di lavori già prenotati. Una quantità di impegni che mi hanno occupato per oltre un mese, ma che non ha trovato continuità durante la Fase 2. La sinistrosità a seguito di circolazione stradale è calata del 90% e questo ha portato all’inevitabile calo del lavoro in entrata. Sono piuttosto preoccupato».
Quali modifiche ha fatto in previsione della Fase 2?
«Modifiche sostanziali non ce ne sono state, perché la struttura è abbastanza spaziosa per le persone impegnate nella nostra carrozzeria. A livello di operatività usiamo tutti i dispositivi di protezione individuale e la vera, unica novità è una più frequente pulizia con sanificazione delle superfici, oltre alle limitazioni che abbiamo introdotto per gli accessi».
Che tipo di attività ha svolto in qualità di Presidente dell’associazione di categoria?
«Da subito ci siamo adoperati per comunicare agli associati le procedure da seguire per lavorare in sicurezza e secondo normative. Inoltre abbiamo comunicato le modalità di accesso ai bandi e ci siamo attivati per fare delle donazioni alle strutture sanitarie e alla Comunità di Sant’Egidio».
Le assicurazioni pagano regolari?
«In questo periodo i periti e i liquidatori, lavorando in modalità smart, sono addirittura più efficienti del solito».
Per la sanificazione che tecnologia ha scelto?
«Trattamento all’ozono per tutti i clienti, di default. Ci siamo offerti di farlo anche ai mezzi delle forze dell’ordine e delle pubbliche assistenze».
Cosa prevede in termini di lavoro per i prossimi mesi?
«Nel breve termine mi auguro di tornare a un livello che si aggiri intorno al 50% del normale e, se ci sarà una ripresa, mi attendo segnali positivi a partire dal prossimo autunno. Inoltre la mobilità è in cambiamento e questa situazione sembra che stia incentivando il diffondersi di bici a pedalata assistita, monopattini elettrici, tutti quei mezzi insomma che non pagano l’assicurazione e sono facili da posteggiare in città, dove la sosta dell’auto è diventata impegnativa».
Carrozzeria Mori
a cura di Simone La Rocca
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