Quanto è strana la vita… Solamente 10 anni fa il passaggio di una carrozzeria dal padre ai figli sarebbe passato inosservato, la normalità passa inosservata e come dicono i giornalisti non fa notizia. Gli anni passano e nel 2023 il passaggio di consegne padre/figli di una carrozzeria fa notizia perché rischia di diventare sempre più una eccezione. Per questo quando ci è stato segnalato che la Carrozzeria Top Car a Darzo (TN) è al terzo passaggio generazionale abbiamo immediatamente messo il muso dell’auto direzione Trento per incontrarli, perché c’è la notizia.
PARTIAMO DA PAPÀ
Quando a Tiziano chiediamo come è nata la Carrozzeria Top Car i suoi occhi diventano lucidi. Perché la sua mente torna a quando era bambino ed era affascinato da quel papà che riparava le auto. Un genitore ma anche la persona che gli ha trasmesso la passione per questo lavoro che ha svolto per una vita. Tiziano racconta: «Negli anni 50 mio padre ha iniziato a riparare la auto, sotto casa come si usava in quegli anni. Io sì, dai tempi della scuola ricordo che d’estate lo aiutavo. È iniziato quasi per gioco “fregando” la carrozzeria per preparare la verniciatura. Finita la scuola mi ha indirizzato in una fabbrica, ma non mi piaceva così nel 1981 ho iniziato a fare il carrozziere in questa zona. Mio padre non aveva una carrozzeria e così ho iniziato a fare il dipendente. Nel 1986 con un altro dipendente ho deciso di fare il grande passo e ho aperto la mia carrozzeria. Io e questo collega abbiamo formato una società e abbiamo dato vita alla Top Car. Le cose sono andate bene, tanto che nel 1999 abbiamo acquistato il terreno per fabbricare il capannone attuale che abbiano inaugurato nel 2002. Gli anni passano e nel 2022 è arrivato il momento del passaggio generazionale con i miei figli. Il primo a entrare in carrozzeria è stato Andrea, seguito da Davide e ora da Mattia. Dal 2023 è iniziato il passaggio con il mio socio, che ha deciso di ritirarsi e di godersi la pensione. Ora tocca a questi tre ragazzi andare avanti e affrontare questi tempi che sono sia duri sia di cambiamento. Ma chi più dei giovani può affrontare tutto questo a testa alta? E sono sicuro che faranno molto bene».
AVANTI, GIOVANI!
Dal 1° gennaio 2023 la gestione della Top Car è dei tre figli, che da buoni fratelli si sono ben spartiti i compiti. C’è chi si occupa di montaggio e smontaggio, chi di verniciatura e chi di amministrazione. E si vede che sono in armonia. Non è scontato, essere fratelli non sempre significa andare d’accordo e invece qui c’è veramente tanto affiatamento e complicità.
Andrea, chi è il vostro cliente tipo?
«Facile rispondere: da noi viene chi cerca la massima qualità sia nella riparazione sia nel servizio. Per noi la qualità è fondamentale, è il nostro modo di lavorare. Abbiamo conquistato tanta riconoscibilità con tanti sacrifici durante questi anni. Non bastasse non abbassiamo mai la guardia e ci siamo imposti di continuare a migliorare, perchè è un attimo perdere la fiducia dei clienti. Il lavoro non solo non manca, ma sta crescendo. Vuole dire che stiamo facendo bene».
Davide, come avete gestito il caro energia?
«Al momento non abbiamo un impianto fotovoltaico, anche se ci stiamo pensando. Al caro energia abbiamo reagito con i prodotti AkzoNobel a basso impatto energetico. In questo ci ha molto aiutato il nostro Colorificio BZ Bergamini che non solo ci ha consigliato i prodotti giusti UV e ad aria per risparmiare, ma ci ha anche aiutato a usarli al meglio al 100% del potenziale. Un grande supporto. E ci aiuta anche con la formazione, che con l’attuale tasso di evoluzione del lavoro è fondamentale. Siamo anche nel network Acoat Selected e questo ci permetterà di continuare a migliorare le nostre prestazioni e la qualità del lavoro».
Mattia, tu che sei il più giovane come vedi il futuro?
«Con ottimismo. Siamo in una zona dove chi cerca un servizio particolare deve fare tanti chilometri verso le città. Noi vogliamo offrire quel servizio particolare e stiamo investendo nella nostra struttura, con l’obiettivo di creare un centro con tutti i servizi per gli automobilisti del posto così che non debbano spostarsi. Proprio in questi giorni abbiamo acquistato l’attrezzatura per la calibrazione degli ADAS, con uno sguardo al futuro, un futuro che in realtà è già tra noi>>.
Ultima domanda: con il personale? Faticate a trovare dipendenti?
«Sì, questo è un vero problema. Oggi trovare giovani che vogliono fare questo lavoro non è facile. Tempo fa ha bussato alla nostra porta una ragazza molto motivata e subito l’abbiamo inserita nella nostra struttura. Oggi non basta più il passaparola, serve una vera organizzazione per potere trovare nuove forze.
Ci siamo rassegnati al fatto che in questo settore, lavoratori con esperienza non se ne trovano. Quindi vale la pena investire del tempo per formare ragazzi e ragazze che siano a loro volta decisi a investire e fare sacrifici in questo lavoro. Per imparare un lavoro che potrà dare loro grandi soddisfazioni».
a cura di Renato Dainotto - Foto Photo-R
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