Carlos Ghosn è apparso in pubblico per la prima volta dopo l'arresto del 19 novembre e si è dichiarato innocente. Ora è in attesa di processo in Giappone
Il resto del mondo ha festeggiato il Natale e il nuovo annio, tra vacanze, pranzi e cene. Una persona invece ha passato questo intero periodo in carcerazione preventiva con tre ciotole di riso al giorno, come vuole il regolamento carcerario giapponese. Carlos Ghosn, dal 19 novembre, è stato trattenuto dal’autorità giudiziaria in attesa della prima udienza di ieri a Tokyo, dove, il fondatore dell’alleanza Renault-Nissan e soprannominato l’Imperatore dell’auto ha potuto leggere una dichiarazione in sua difesa, davanti alla magistratura che ha ascoltato le parole di Ghosn per quasi 10 minuti.
UNA DICHIARAZIONE DI INNOCENZA
L’Imperatore è nel ciclone di un’azione giudiziaria che lo vede accusato di aver scaricato i costi di investimenti personali finiti male nei conti delle aziende e di aver recepito da Nissan remunerazioni tenute nascoste alle autorità della borsa e al fisco giapponese. Ghosn nella sua dichiarazione ha affermato di aver sempre agito per il bene della Nissan e di aver sempre condiviso decisioni e strategie legate al marchio Nissan con i dirigenti della casa automobilistica giapponese. Nissan ha tuttavia preso immediatamente le distanze. Come? Con un comunicato che a poche ore dall’udienza in tribunale. Al momento Ghosn è stato destituito dai vertici di Nissan e Mitsubishi, mentre resta ancora al vertice di Renault.
NISSAN STA STRETTA IN RENAULT?
Sullo sfondo c’è anche uno scontro aziendale tra Renault e Nissan. Ricordiamo che in passato grazie a Ghosn la Renault (a partecipazione pubblica) ha dato un concreto aiuto a Nissan per uscire dalle difficoltà finanziarie. Ora però Nissan vorrebbe essere più Nissan ma il 43% delle azioni della casa giapponese sono nelle mani di Renault, mentre Nissan detiene solo il 15% di Renault. Un ulteriore scenario si è palesato sullo sfondo di quanto accaduto: Macron, che rappresenta l’azionista pesante in termini di voti di Renault non ha ma nascosto dubbi sul fautore dell’alleanza al quale ha anche rimproverato la retribuzione troppo alta. Cosa succede ora? Al momento Ghosn resta sotto la disposizione della magistratura per paura che lasci il Giappone o inquini le prove. E intanto l’alleanza Renault-Nissan e Mitsubishi inizia a vacillare… Aspettando il processo
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