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Car sharing: il 61% degli utenti è disposto a rinunciare all’auto di proprietà

Un recente studio di AlixPartners mette in luce che il 61% degli utenti italiani di car sharing avrebbe posticipato o addirittura evitato l'acquisto di un'auto. Negli USA spopola il ride sharing

Il car sharing è destinato a “cannibalizzare” il mercato dell’auto? Sebbene la situazione non appaia ancora così estrema, il recente studio di AlixPartners “Mobilità condivisa – verso l’era del robotaxi” mette in luce che il 61% degli utenti italiani di car sharing avrebbe posticipato o addirittura evitato l’acquisto di un’auto. Chi usa questo servizio, dunque, sembra dunque particolarmente propenso a rinunciare all’auto di proprietà, e il numero crescente di utenti potrebbe cominciare ad avere ripercussioni sulle vendite di auto.

Si attendono circa 8 milioni di utenti in tutta Europa entro il 2020, quasi il doppio rispetto agli attuali 4,5 milioni (di cui 1,1 milioni nel nostro Paese).

Lo studio si è concentrato anche sugli Stati Uniti, dove la shared mobility viaggio con un certo anticipo rispetto al resto del mondo. E’ interessante rilevare che ad imporsi sempre di più negli USA è il ride sharing (Uber, Lyft), che sta letteralmente spopolando nelle grandi aree urbane. Si prevede addirittura una crescita del 18% nei prossimi 12 mesi. Il car sharing, dopo un boom iniziale, sta invece registrando una flessione del 20%.