Marc Aguettaz, Country Manager GiPA Italia, è una presenza ormai “storica” al Car Carrozzeria Summit ed ha presentato, introdotto da Maria Ranieri, la relazione “Da multiservice a mobility provider: nuovi business in carrozzeria”. Relazione suddivisa in due parti, la prima più generale, la seconda in collaborazione con Arval sul mercato dei veicoli usati. Primo dato: il parco circolante in Italia non cresce più. Oggi sono circa 33 mln di veicoli con tendenza a decrescere lentamente e con un notevole invecchiamento. La proiezione al 2041 prevede un circolante al livello del 2013/14 con circa 31,6 mln di veicoli: questo a causa del calo demografico, del prezzo delle vetture e dell’incertezza tecnologica. Una proiezione al 2035 prevede il 6,5% di vetture elettriche, principalmente mild e full hybrid, nel parco circolante, che ha una dinamica molto più lenta rispetto a quella delle vendite. Le tecnologie tradizionali (benzina, diesel, gas) dovrebbero coprire ancora i 2/3 delle vetture, con impatto sulle riparazioni meccaniche e, grazie ai nuovi design, anche sulle carrozzerie. In relazione all’incidentalità, dal 2019 si registra un aumento complessivo degli incidenti (conteggiando anche quelli più marginali), sia quelli dichiarati che quelli non dichiarati. Il calo della percorrenza durante la pandemia ha aumentato il numero di incidenti. Naturalmente gli incidenti diventano fatturato per la carrozzeria solo se vengono riparati. Nel 2020 il numero di quelli riparati era il 49% del totale, nel 2023 il 72%: nel dettaglio il 93% quelli dichiarati e successivamente riparati e il 46% quelli non dichiarati, un dato comunque in crescita.
AUMENTANO RIPARAZIONI IN CARROZZERIA
Dal 2021 al 2023 aumentano gli interventi in carrozzeria del 47%. Importante notare che ben il 71% delle riparazioni pari a 2,3 mln di interventi è avvenuto dopo incidenti dichiarati alle Compagnie di assicurazione, quindi con il loro contributo per i costi. Andando ad analizzare il comportamento per fasce di età delle vetture, si nota la crescita costante della propensione alla riparazione: per le auto fino a 4 anni di età si passa dal 64% del 2020 al 77% del 2023 (+13%) e si sale progressivamente fino ai mezzi oltre i 15 anni di età che passano dal 36 al 65% (+29%): prezzo del nuovo, dell’usato, incertezza tecnologica, elevata disponibilità di ricambi di carrozzeria per le auto oltre i 10 anni di età rendono conveniente riparare ciò che prima non lo era. Altri dati interessanti illustrati da Aguettaz sono quelli relativi all’evoluzione dell’universo dei riparatori sul territorio, evidenziando anche la realtà multiservice: dal 2013 al 2024 si registra uno spostamento dalle officine OES, quelle delle reti dei costruttori, a quelle indipendenti; meno vetture vendute e quindi minore numero di concessionari e disinvestimento da parte delle Case automobilistiche sulle proprie reti di riparatori autorizzati. Il trend 2019-2030 prevede un calo di circa il 42% per le strutture OES, del 25% per quelle IAM e, con esclusione delle stazioni di servizio in forte diminuzione e i centri auto e fast-fitters poco rilevanti numericamente, un calo generale del 13%. Il fenomeno multiservice coinvolge le reti dei costruttori, in primo luogo le officine autorizzate, e le officine multimarca: in questo settore le carrozzerie sono rimaste stabili (circa 10.000) negli ultimi anni. Una nuova gestione di aggregatori si affaccia: i produttori di ricambi, vernici, pneumatici, lubrificanti fornivano supporto a officine e carrozzerie: oggi nuovi operatori si stanno avvicinando.
Per quanto riguarda i concessionari, da rilevare il numero dei siti (3.115 nel 2013, 2.326 nel 2024 con previsione di 1.900 per il 2030), le ragioni sociali (1.800 nel 2013, 100 nel 2024, con previsione di 600 per il 2030) e i mandati (3.800 nel 2013, 3.600 nel 2024, con previsione di 4.000 per il 2030). In futuro le officine indipendenti saranno sicuramente chiamate a svolgere attività in precedenza prerogativa delle reti dei costruttori.
MERCATO AUTO USATE
Per quanto riguarda il mercato dell’usato oggi solo il 33% delle vetture passa dai concessionari, il 33% passa da privato a privato, gli specialisti dell’usato intervengono per il 12% e il rimanente 22% viene gestito in qualche modo dalle stesse officine, un altro protagonista importante. In relazione alle vetture acquistate negli ultimi 24 mesi, da sottolineare che quelle di 3-4 e 5-6 anni di età che rappresentano il 22% del parco circolante costituiscono il 38% delle auto acquistate di seconda mano: questo a dimostrazione del notevole bacino di clientela dell’usato per quelle fasce di età.
Sul processo decisionale di scelta della vettura di seconda mano Aguettaz ha continuato ricordando che il 4% degli acquirenti ha delegato l’acquisto, il 42% ha chiesto aiuto o consigli e il 54% ha scelto autonomamente la propria vettura.
L’87% degli interpellati voleva comperare un’automobile usata, il 13% era orientato inizialmente sul nuovo e, a causa dei tempi lunghi di consegna, ha scelto infine l’usato. Il 41% ha dichiarato di avere acquistato un’auto diversa da quella inizialmente desiderata a causa di prezzi più convenienti derivanti da altre proposte. Le informazioni più richieste sul passato della vettura riguardano nell’ordine il chilometraggio, la manutenzione e gli eventuali incidenti, seguiti da notizie sui precedenti proprietari. La maggior parte degli acquirenti continua a preferire il canale fisico per gli acquisti della vettura (66%), il 27% segue una modalità mista online-fisico e il 7% dichiara di rivolgersi solo alla rete. Fra i servizi acquistati con la vettura, Aguettaz ha poi snocciolato le percentuali relative a coloro che hanno comprato l’auto con meno di 6 anni da un professionista. Polizza assicurativa: il 63% non l’ha stipulata: il 41% perché l’aveva già, il 21% non ne aveva bisogno, il 18% non l’ha considerata conveniente. Il 9% non è stato informato al riguardo dai venditori: un dato di riflessione sicuramente utile per questi ultimi. Permuta dell’auto: il 59% non ne ha usufruito; di costoro il 56% perché non c’erano auto da permutare, il 17% non ne ha avuto bisogno, l’8% non lo ha ritenuto conveniente. Servizio di finanziamento/leasing: il 56% non ne ha usufruito al momento dell’acquisto; di costoro il 60% ha dichiarato di non averne bisogno e il 29% non lo ha considerato conveniente. Servizio di estensione di garanzia: il 68% non ne ha usufruito; di costoro il 24% non lo ha ritenuto conveniente, il 22% non ne ha avuto bisogno, il 20% non ha ricevuto informazioni dal venditore. Pacchetto di manutenzione: il 75% non ne ha usufruito; di costoro il 30% non ne ha avuto bisogno, il 22% non lo ha ritenuto conveniente, il 18% non ha ricevuto informazioni dal venditore.
Infine, il secondo treno di gomme: ben l’89% non ne ha usufruito, un servizio quindi che con la diffusione delle gomme 4 stagioni è in forte riduzione; di questa percentuale il 34% non ne ha avuto bisogno, il 22% non ha ricevuto informazioni dal venditore e il 7% possedeva già un secondo treno.
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