CAR CARROZZERIA SUMMIT

CAR CARROZZERIA SUMMIT 2024: la prima tavola rotonda

Renato Dainotto ha introdotto gli ospiti della prima tavola rotonda “L’automazione del colore, la robotica e gli sviluppi dell’IA per la carrozzeria”: Walter Vergani, Market & Product Manager B.U. Autoriparativa-Assicurativa Quattroruote Professional; Alessio Pieroni, Product Manager Machines Automotive Aftermarket EMEA, Norton Saint-Gobain; Giuseppe De Pietro, Automotive Refinish Director Italy & Malta PPG; Riccardo Sarandrea, Business Development Manager Italia Automotive VR Premium AkzoNobel; Daniele Testa, International Key Account Manager OEM & FLI Axalta Italia; Anil Milli, Providers Deputy Director Mawdy, Genyio.

WALTER VERGANI

Senza troppi giri di parole Dainotto ha esordito chiedendo a Vergani un esempio concreto di come l’Intelligenza Artificiale (IA) entri nel mondo dell’autoriparazione. Parlare di IA significa parlare anzitutto di Image Recognition, la tecnologia che sta rivoluzionando il processo di valutazione del danno: Vergani ha portato all’attenzione dei presenti alcuni esempi concreti. Grazie al supporto di slide molto chiare è partito dal primo step che consiste nel caricare le immagini del sinistro su una specifica piattaforma di elaborazione, il massimo della tecnologia attuale, che oggi gestisce quasi 2 milioni di sinistri l’anno in tutto il mondo, con un rating di Image Recognition superiore a Microsoft e Google. La risposta ad alcune semplici domande relative alla condizione del veicolo (per esempio esplosione dell’airbag, difficoltà a girare il volante, chilometraggio del veicolo) consente una migliore classificazione del sinistro anche se, pure in presenza di una procedura guidata, l’IA del sistema conduce ad un’affidabilità totale della descrizione dell’evento calcolando probabilisticamente la precisione finale della descrizione medesima. L’IA, ha sottolineato Vergani, ha rivoluzionato la precisione dell’individuazione dei piccoli sinistri che in Italia sono per l’80% lievi, cioè sotto i 1.000 euro. Una volta caricate tutte le immagini di un sinistro – il pacchetto completo che verrebbe inviato all’assicurazione sulla base di quanto a nostra disposizione – l’IA effettua un processo dei dati inviati che richiede alcuni minuti di elaborazione per produrre il preventivo di riparazione. Alla fine, questo viene fornito nel formato ANIA elaborato da qualsiasi carrozzeria o perito: pezzi di ricambio, tempistica, gravità del danno, tutto elaborato dall’IA e altamente affidabile.

ANIL MILLI

Anil Milli è intervenuto sull’ingegnerizzazione dei processi di un’impresa come Genyio, joint venture di Vittoria Servizi, società di Vittoria Assicurazioni, e Mapfre Asistencia, Compagnia spagnola oggi divenuta Mawdy. Genyio è attiva principalmente in due business: cristalli e grandine grazie all’acquisizione del 50% di SOS Grandine, ma si occupa anche degli ambiti specifici di Mawdy che sono meccanica e soccorso stradale. Milli ha sottolineato come sia molto complicata l’ingegnerizzazione del settore grandine: molto importante è procedere con la digitalizzazione dei processi. L’obiettivo finale è sempre la semplificazione dei processi stessi: una volta che questi sono rodati si può passare all’Intelligenza Artificiale, evoluzione a cui Genyio si sta dedicando con attenzione grazie alla solidità ed esperienza di soci come Vittoria Assicurazioni e Mapfre Asistencia.

ALESSIO PIERONI

La parola è quindi passata ad Alessio Pieroni di Norton Saint-Gobain che ha risposto su cosa sia il “cobot” e se sostituirà gli addetti in carrozzeria. Domanda delicata alla quale Pieroni ha risposto nettamente: il cobot non sostituirà l’operatore in carrozzeria proprio per la sua natura di collaborative-robot, concepito cioè per interagire, collaborare con l’uomo e assisterlo in uno spazio di lavoro. Migliora i processi, ne migliora la qualità, ne velocizza i tempi, salvaguardando la salute e la sicurezza dell’operatore. Pieroni ha quindi presentato Isybot, l’azienda acquisita da Saint-Gobain costruttrice del cobot posizionato in sala: una macchina specificamente dedicata alla preparazione, uno strumento specifico per la carteggiatura programmabile in pochi secondi e utilizzabile con facilità dall’operatore: un ottimo assistente in carrozzeria. Primo cliente di Isybot è stato SNCF, le ferrovie dello Stato francesi, il cui sindacato dei lavoratori spinse per l’adozione del cobot a dimostrazione della sua utilità per l’attività e le condizioni di lavoro dei dipendenti. .

GIUSEPPE DE PIETRO

Dainotto ha poi passato il microfono a Giuseppe De Pietro di PPG per avere una dettagliata descrizione di PPG LINQ, l’innovativo ecosistema digitale del colore di PPG. De Pietro ha ricordato che PPG LINQ nasce dall’osservazione di quanto avviene da anni nel mondo delle carrozzerie. Il mercato delle carozzerie è in crescita per molte strutture riparative: alcune hanno visto crescere il proprio business in modo molto importante negli ultimi 5 anni. A un’azienda di vernici oggi non basta più realizzare buoni prodotti e buoni cicli produttivi: è una condizione necessaria ma non più sufficiente per aiutare lo sviluppo del business di una carrozzeria. Prima del Covid, PPG ha lanciato un nuovo progetto di digitalizzazione del mondo della carrozzeria partito dall’analisi dei “tempi morti”, quelli che cioè non portano valore aggiunto nei processi di riparazione. È nato un percorso in questa direzione che l’azienda sta seguendo e continuerà a seguire in futuro. PPG è stata la prima azienda a lanciare un tintometro automatico nel 2019 che ha innanzitutto portato ad una riduzione degli sprechi, consentendo all’operatore di dedicarsi ad altre attività mentre la vernice viene dosata automaticamente. Il passo successivo è stato il lancio due anni fa di un nuovo importante applicativo: la visualizzazione digitale del colore, che consente un ulteriore abbattimento dei tempi di lavorazione per quanto riguarda l’individuazione del colore corretto. Ma sono anche altri i costi legati a questa operazione che vengono ridotti; ad esempio l’eliminazione dei cartellini prova colore, che consente un ulteriore incremento della velocità delle operazioni. Sempre nell’ambito dell’ecosistema digitale del colore di PPG vanno ricordati i sensori che si possono posizionare all’interno della carrozzeria per la determinazione automatica dei tempi, più o meno rapidi a seconda delle necessità, del catalizzatore: vengono analizzate le condizioni ambientali, le caratteristiche dell’aria, la temperatura e il tasso di umidità. Dati “tecnici” che consigliano all’operatore il migliore prodotto da utilizzare a seconda delle condizioni dell’ambiente di lavoro nel preciso momento in cui viene effettuata la richiesta.
«Oggi – ha proseguito De Pietro rimarcando questo aspetto – il problema emergente con sempre maggiore rilevanza nelle carrozzerie è la carenza di manodopera specializzata. PPG sta operando in due modi diversi per affrontare la questione: prima di tutto supportando numerose scuole di formazione in tutta Italia e poi cercando di diventare maggiormente attrattiva per giovani che si vogliano avvicinare al mondo della carrozzeria, grazie anche al contenuto tecnologico della propria offerta come appunto l’ecosistema digitale PPG LINQ.

DANIELE TESTA

Daniele Testa di Axalta è intervenuto sull’argomento tintometro automatico: si può considerare un aiuto per tutti o solo per le carrozzerie più grandi? A decidere è sempre il mercato: il tintometro automatico ha meno senso nelle strutture con una produttività inferiore o minore numero di auto da gestire rispetto ad altre di maggiori dimensioni. È certamente un aiuto trasversale che supplisce al grosso problema attuale della carenza di manodopera qualificata e dell’elevato turnover del personale. Nelle grandi strutture dove l’approccio al lavoro è sempre meno artigianale questo strumento può migliorare in modo significativo l’attività lavorativa.

RICCARDO SARANDREA

Riccardo Sarandrea di AkzoNobel, sempre in tema di tintometro automatico, ha rimarcato come esso rappresenti un’opportunità per quelle strutture con volumi, ROI e payback ragionevoli ma anche disciplina organizzativa e cultura aziendale dell’efficienza. «Il mercato italiano della carrozzeria – ha proseguito Sarandrea – è in fase di consolidamento, come altrove in Europa: nasceranno carrozzerie sempre più grandi su iniziativa di singoli, nasceranno consorzi, Gruppi industriali investiranno nel settore acquisendo strutture di grandi dimensioni o generando reti di carrozzerie. Nel medio termine nel mercato italiano crescerà quindi la platea per questa nuova tecnologia, probabilmente senza diventare predominante. AkzoNobel si caratterizza per un approccio “glocal” rispetto all’innovazione: partendo dalla realtà “globale”, mettendo a fattor comune informazioni ed esperienze esterne si devono portare alle carrozzerie e colorifici del proprio mercato di riferimento, locale, le giuste soluzioni. Ed è ciò che da sempre sta facendo AkzoNobel con il programma Acoat Selected. L’azienda ha quindi omologato soluzioni globali, ed altre più mirate verso il mercato italiano. Perché l’installazione abbia successo – ha proseguito Sarandrea – bisogna preparare la carrozzeria, supportare la cultura aziendale in modo che innovazione e tradizione procedano insieme, tenendosi comunque lontani da una totale dipendenza tecnologica perché una carrozzeria deve continuare a lavorare anche nel caso di inconvenienti “tecnologici”…».