Chi può lavorare su veicoli ibridi o elettrici? Cosa sono le certificazioni PES e PAV? Il datore di lavoro che ruolo assume in tale quadro? Domande che tutti i carrozzieri dovrebbero porsi oggi con un mercato dell’auto in cui l’ibrido non è più un’eccezione ma una realtà condivisa. Perché se chi lavora sull’auto “prende la scossa” possono essere guai grossi
Vedere entrare in un officina un’auto ibrida o persino una elettrica non è più un’eccezione. Oggi le vetture ibride sono molto diffuse nelle grandi città e in aree come Milano, Firenze e Roma iniziano a essere tante anche le “full” elettriche. Le ibride sono auto che hanno un motore elettrico e una linea ad alta tensione che va gestita con particolari procedure e con un abbigliamento di sicurezza specifico come scarpe isolanti e guanti isolanti. Lo si apprende subito nei corsi di formazione PES/PAV. Ma mettere scarpe e guati adatti non basta bisogna essere abilitati prima di mettere mano a queste auto, altrimenti in caso di infortuni le sanzioni possono essere “pesanti”.
quali norme occorre conoscere?
Il Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., disciplina, tra le altre cose, anche gli impianti e le apparecchiature elettriche. In particolare, l’articolo 82 di tale Decreto dispone che è vietato eseguire lavori sotto tensione, salvo nei casi in cui le tensioni su cui si opera siano di sicurezza, secondo quanto previsto dallo stato della tecnica, o quando i lavori siano eseguiti nel rispetto delle procedure adottate e le attrezzature utilizzate siano conformi ai criteri definiti nelle norme tecniche.
La Legge 1° marzo 1968, n. 186, statuisce che tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d’arte e che tali impianti si considerano costruiti a regola d’arte ove siano stati realizzati secondo le norme del comitato elettrotecnico italiano.
Per operare su veicoli ibridi o elettrici, pertanto, è necessario essere a conoscenza di tali normative tecniche e, in particolare, della norma CEI 11-27, IV edizione, “Lavori su impianti elettrici”, e della norma CEI EN 50110-1, “Esercizio degli impianti elettrici”, applicabili a tutti i lavori in cui sia presente un rischio elettrico, indipendentemente dalla natura del lavoro stesso.
di cosa stiamo parlando?
Stiamo parlando di eseguire operazioni su impianti elettrici, o in presenza di tali impianti, in assoluta sicurezza: prima di eseguire lavori su impianti o apparecchiature elettriche è necessario effettuare una preliminare valutazione dei rischi, prevedendo specificamente come le attività devono essere eseguite, da chi possono essere svolte e quali misure di sicurezza devono essere adottate.
Per poter operare su un veicolo ibrido o elettrico, pertanto, è necessaria una preparazione sui rischi dell’elettricità sul corpo umano, sui procedimenti da seguire e sugli strumenti da utilizzare per eseguire tali lavori.
il datore di lavoro che ruolo ha?
L’articolo 18 del Decreto Legislativo n. 81/2008, rubricato “Obblighi del datore di lavoro e del dirigente”, prevede che il datore di lavoro e i dirigenti, tra le altre cose, devono tenere conto, nell’affidare i compiti ai lavoratori, delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza. In tema di impianti ed apparecchiature elettriche, il successivo articolo 80 aggiunge che, tra gli obblighi del datore di lavoro, sussiste anche quello di adottare le misure necessarie affinché i lavoratori siano salvaguardati da tutti i rischi di natura elettrica connessi all’impiego di materiali, apparecchiature e impianti elettrici messi a loro disposizione. Il personale che lavora sotto tensione deve essere idoneo per eseguire lavori su impianti elettrici e tale idoneità deve essere attestata e rilasciata dal datore di lavoro.
In proposito, la giurisprudenza di legittimità si è più volte pronunciata statuendo che il datore di lavoro è responsabile dell’infortunio occorso al lavoratore, sia quando ometta di adottare le idonee misure protettive, sia quando non accerti e vigili che di queste misure sia fatto effettivamente uso da parte del dipendente (vds., Cass. Civ., Sez. lavoro, 4.02.2014, n. 2455).
cosa si intende quando si parla di qualifiche pes/pav/pei?
Le norme precitate stabiliscono, nel complesso, che per poter operare su un veicolo ibrido o elettrico, un manutentore deve essere stato formato e informato sui rischi derivanti da lavori su apparecchiature elettriche. Il lavoratore che operi su tali veicoli, pertanto, salvo che sia già in possesso delle competenze necessarie, dovrà partecipare a corsi di formazione che consentano di acquisire le qualifiche idonee per svolgere tal genere di lavoro.
Si parla, ad esempio, dell’attribuzione della condizione di Persona Esperta (PES), ossia di persona con conoscenza tale da valutare i rischi e scongiurare i pericoli che l’elettricità può creare, o di Persona Avvertita (PAV), ossia di persona adeguatamente avvisata, da persone esperte, sulle modalità per evitare i pericoli a cui l’elettricità può esporre. Infine, PEI: Persona Idonea. Persona alla quale è stata riconosciuta la capacità tecnica ad eseguire specifici lavori sotto tensione
cosa fare in concreto?
Come visto, in ragione dei rischi cui i soggetti addetti alla manutenzione di veicoli ibridi o elettrici sono esposti, è sempre più richiesto un aumento della sicurezza del personale operante in tale settore.
Nel caso di attività lavorativa su impianti elettrici, o in presenza di tali impianti, pertanto, tutto il personale deve essere istruito sulle prescrizioni di sicurezza, sulle regole da seguire, sulle qualifiche necessarie per svolgere i lavori elettrici e sulle procedure applicabili e da rispettare.
Al fine di evitare di incorrere in brutte sorprese, quindi, è necessario adeguarsi alle prescrizioni legislative previste in materia, anche confrontandosi con un professionista, per valutare, caso per caso, tutte le specifiche complessità ed evitare di farsi trovare impreparati in una materia tanto rilevante.
Avv. Giulia Talamazzi
Service Plug a cosa serve
Il Service Plug è una sorta di chiave che toglie tensione allimpianto elettrico della power unit ibrida. Si tratta di una componente in plastica rossa collegata alla batteria che si sgancia e si estrae isolando la batteria dall’impinato. Prima di rimuovere questa “chiave” o di reinserirla bisogna indossare scarpe, guanti e maschera con visiera di protezione per proteggersi da eventuali scariche elettriche. Non effettuare questa operazione se non si è abilitati e non si ha esattamente verificato tutte le indicazioni del costruttore.
Nei corsi per il rilascio delle PES PAV PEI viene in pratica anche insegnato questo
- Prima di iniziare a lavorare su una vettura consultare e rispettare le avvertenze di sicurezza e le istruzioni per l’uso del fabbricante; Individuare dove si trova il “Service Plug”
- Una volta estratto il Service Plug prendere le misure necessarie per impedire il reinserimento;
- Verificare l’assenza di tensione. Gli strumenti di misura devono essere adatti per la tensione da misurare e funzionare correttamente, ovvero l’assenza di tensione deve essere provata in modo univoco;
- Posizionare i cartelli di avvertimento sul veicolo, delimitare la zona di lavoro e segnalare l’assenza di tensione;
- Le procedure di disinserimento e tutti i lavori svolti sulla vettura devono essere eseguite solo da personale qualificato e autorizzato;
- Indossare i necessari dispositivi di protezione individuale (DPI). I dispositivi di protezione per chi interviene sui sistemi ad alta tensione devono essere conformi alle disposizioni del fabbricante. e in assenza di disposizioni da parte del fabbricante, è consigliabile l’uso di dispositivi della classe di protezione 1, che comprendono guanti isolanti, maschera di protezione del viso, abbigliamento a maniche lunghe e calzature di sicurezza;
- Nota bene: Indossare i dispositivi di protezione individuale è obbligatorio, in particolare finché non viene disinserita la tensione;
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