Grazie alla tencologia dei supercondensatori, tra qualche anno le auto elettriche potrebbero essere alimentate con pannelli incorporati nella carrozzeria
In un futuro non lontano le auto elettriche potrebbero essere alimentate grazie a pannelli incorporati nella carrozzeria. Gli ingegneri della Queensland University of Technology hanno sviluppato dei “supercondensatori” ultraleggeri che possono essere combinati con le batterie tradizionali, aumentando notevolmente la potenza delle auto elettriche. Tali condensatori hanno una struttura a sandwich, con l’elettrolita è racchiuso tra due elettrodi di carboni.
Questa nanotecnologia, spiegano i ricercatori, può essere integrata facilmente nei pannelli della carrozzeria di un’auto, dal tetto alle portiere fino al cofano. Si tratta infatti di un film leggero e sottile, che offre il vantaggio di raggiungere una potenza elevata in poco tempo, il che significa una maggiore accelerazione dell’auto e un tempo di ricarica di pochi minuti, rispetto alle diverse ore impiegate da una batteria elettrica standard.
Con una ricarica completa, l’auto elettrica potrebbe percorrere fino a 500 km, più del doppio dell’autonomia attuale delle auto elettriche.
Secondo gli sviluppatori, la tecnologia potrebbe essere sul mercato già nei prossimi cinque anni, grazie anche al fatto che il costo dei supercondensatori non è elevato e una produzione su larga scala consentirebbe di abbassarlo ulteriormente.
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