Secondo uno studio della società McKinsey, da qui al 2020 il mercato dei componenti per la connettività passerà da 30 a 170 miliardi di euro
L'”auto connessa”, collegata a internet e dove tutti i dispositivi elettronici dialogano tra loro e con il mondo esterno, è destinata ad avere un peso determinante sul mercato dei componenti, innescando un profondo cambiamento. Sono queste le conclusioni di un’indagine della società di consulenza strategica McKinsey, che afferma: «stimiamo che mentre il costo totale della proprietà dei veicoli rimarrà stabile per i consumatori, la forte crescita nella connettività dei veicoli farà crescere il valore del mercato globale dei componenti e servizi per la connettività, dai 30 miliardi di euro di oggi a 170 miliardi di euro nel 2020»
«Mentre i progressi tecnologici hanno guidato il settore automobilistico per decadi – continua lo studio -, questa accelerazione “drammatica” come conseguenza della connettività ha il potenziale di alterare in maniera significativa il paesaggio competitivo. Le società dai settori del software e delle telecomunicazioni stanno già entrando nel mercato dell’automotive”. Seondo McKinsey “i produttori di equipment originale devono agire ora per assicurarsi il controllo su settori industriali critici”.
Già oggi le auto di nuova generazione hanno una complessità enorme, pari a quella di 20 pc e in grado di processare fino a 25 gigabyte di dati in un’ora. Gli sforzi, finora concentrati sull’ottimizzazione delle funzioni interne, si stanno ora concentrando sulla capacità delle auto di connettersi con il mondo esterno, in un’ottica di integrazione totale con tutti i dispositivi on line utilizzati dell’automobilista.
Dai sistemi che permetteranno di trovare i parcheggi liberi in zona, all’e-call in caso di incidenti, alle tecnologie anti-incidente o di guida autonoma, fino alla possibilità di controllare mail e file direttamente dalla proprio auto. Presto tutto ciò sarà la norma, il mercato si sta già preparando e anche il mondo dei ricambi e della riparazione è chiamato in causa.
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