Uno studio di Nexa Autocolor conferma che le auto autonome prediligono il colore bianco
Le auto autonome rappresentano, senza alcun dubbio, una delle grandi sfide per l’industria automobilistica. E le carrozzerie non potranno evitare di essere influenzate da questa realtà. Dovranno anzi affrontare i cambiamenti del settore per garantire una continuità delle loro performance e della loro redditività.
Sia i produttori di automobili che i professionisti della riparazione dovranno adattarsi agli enormi cambiamenti che riguardano lo sviluppo dei veicoli autonomi: se per la loro attuazione i governi dovranno modificare le attuali normative, le Case Auto e i produttori di vernici dovranno fare la loro parte per soddisfare i requisiti stabiliti da questa nuova tecnologia.
L’avvento della guida autonoma influirà anche sulla scelta dei colori dei veicoli. In che modo? I veicoli autonomi funzionano grazie all’utilizzo di un gran numero di sensori collegati in tempo reale tra di loro, a persone, infrastrutture e diverse tipologie di dispositivi. Anche l’arrivo del 5G, lo sviluppo delle “città intelligenti” e dell’Internet of Things (IoT) svolgeranno un ruolo importante nello sviluppo della guida autonoma.
Il corretto funzionamento delle auto senza conducente dipende da un gran numero di fattori, ma man mano che questa tecnologia viene sviluppata, gli ingegneri hanno notato qualcosa di veramente importante: il colore dei veicoli potrebbe influenzare in modo importante il loro rendimento.
La ragione è semplice. Le auto autonome sono supportate da più sensori e unità di elaborazione delle informazioni che aiutano a interpretare l’ambiente circostante, aiutandoli a muoversi nella giusta direzione e alla giusta velocità. Grazie a loro, questi veicoli sono in grado di rilevare se l’auto di fronte sta accelerando o decelerando, o se sta cambiando corsia. È una questione di sicurezza e precisione.
Tuttavia, ingannare questi sensori e, quindi mettere a rischio i passeggeri di un veicolo autonomo, potrebbe essere più semplice di quanto avremmo potuto pensare a prima vista. Infatti, molti dei veicoli in circolazione in tutto il mondo sono, agli occhi del veicolo autonomo, ostacoli complessi da rilevare e monitorare. E la ragione è data dal loro rivestimento.
Durante i test, gli ingegneri hanno capito che i colori altamente riflettenti sono più facilmente rilevabili dai sistemi LiDAR, i dispositivi che consentono ai veicoli autonomi di determinare la distanza da un emettitore laser a un oggetto o superficie utilizzando un raggio laser a impulsi. Il LiDAR funziona in maniera simile al radar, ma invece di inviare onde radio, emette impulsi di luce infrarossa e misura quanto tempo impiegano a tornare dopo aver colpito gli oggetti vicini.
I veicoli con rivestimenti neri e grigi assorbono una quantità maggiore di luce a infrarossi rispetto a quelli con colori chiari, alterando il funzionamento dei sensori basati sul laser. Questo è il motivo per cui i veicoli neri riducono i segnali riflessi del 50% rispetto ai veicoli bianchi. E questo fatto, come abbiamo commentato, rappresenta oggi un problema non indifferente per le auto a guida autonoma.
Anche i materiali possono influenzare il modo in cui questi segnali vengono riflessi. Le parti in plastica, ad esempio, non favoriscono la riflessione quanto le parti in alluminio e in acciaio, rendendo più difficile la rilevazione di questi veicoli da parte dei sensori LiDAR. La stessa cosa avviene con le vernici metallizzate, il che significa un grosso problema per i sensori di parcheggio. Questo potrebbe rappresentare un elemento di fastidio in termini di sicurezza stradale con conseguenze anche sulle vendite, dato che i colori scuri sono piuttosto diffusi in alcuni mercati e segmenti.
Se in futuro tutte le auto dovessero avere colori chiari, i costi della tecnologia per la guida autonoma sarebbero più contenuti e le auto probabilmente avrebbero bisogno di meno sensori, ma al momento questa non sembra essere un’opzione: i clienti continueranno ad attribuire grande importanza al design e alla personalizzazione al momento dell’acquisto di una nuova auto; le richieste di personalizzazione continueranno a crescere indipendentemente dallo sviluppo dell’auto autonoma, e il colore continuerà a rappresentare un elemento fondamentale della personalizzazione.
Per affrontare le sfide legate al colore dei veicoli autonomi, l’industria automobilistica sta lavorando allo sviluppo di rivestimenti con strati specifici volti ad evitare le ombre scure, così da poter assorbire il segnale trasmesso dai sensori. Questo è il motivo per cui i produttori di automobili e di vernici per auto, come Nexa Autocolor®, lavorano insieme allo sviluppo di rivestimenti che rendono più semplice l’individuazione dei veicoli autonomi e di rivestimenti specifici per sensori volti a migliorare le loro prestazioni (evitando, ad esempio, problemi derivanti dall’accumulo di sporcizia e dalla copertura di neve o ghiaccio).
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