Nel primo trimestre 2016 -0,92% imprese artigiane. Iscrizioni al 2,04% e cessazioni al 2,96%. In positivo (+1,80%) le Srl artigiane
I dati di Unioncamere – InfoCamere pubblicati stamane sulla demografia di impresa evidenziano al 30 marzo 2016 uno stock di 1.347.820 artigiane, con un saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese artigiane – tradizionalmente negativo nel primo trimestre dell’anno in quanto addensa le cancellazioni effettuate al termine dell’anno precedente – di 12.507 unità, pari ad un tasso del -0,92%. Il risultato è dato da un tasso di iscrizione del 2,04% – valore in linea con quelli del triennio precedente – e un tasso di cessazione del 2,96%, che prosegue la sua discesa ed arriva al livello più basso degli ultimi dieci anni: per ritrovare un tasso peggiore, infatti, bisogna tornare al 2005.
L’analisi di dettaglio dei dati della demografia di impresa nel primo trimestre dell’anno evidenzia il rafforzamento della tipologia dell’artigianato più strutturata, con una crescita dell’1,80% delle Società di capitale – per l’artigianato solo Società a responsabilità limitata – mentre persistono tassi di variazione negativi per le Società di persone con il -1,24% e per le Ditte individuali con il -1,09%.
In chiave territoriale nel primo trimestre del 2016 la dinamica dell’artigianato presenta valori migliori della media in Trentino Alto Adige (-0,46%), Lombardia (-0,59%), Toscana (-0,69%), Veneto (-0,75%), Liguria (-0,83%), Friuli Venezia Giulia (-0,86%), Piemonte (-0,90%).
Per le province in positivo la dinamica dell’artigianato nel primo trimestre 2016 a Prato (0,30%); segue Matera (0,00%), Bolzano (-0,13%), Milano (-0,24%), Vibo Valentia (-0,27%), Trieste (-0,31%), Imperia (-0,42%), Venezia (-0,44%), Monza e Brianza (-0,47%), Verbania e Nuoro (-0,48%).
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