“Non corrisponde al vero l’affermazione che con il Covid le compagnie di assicurazioni hanno subito danni economici: al contrario la forte riduzione degli incidenti stradali nel 2020 e i mancati rimborsi delle polizze in favore degli utenti bloccati dal lockdown hanno arricchito le casse delle imprese del settore”.
Lo afferma Assoutenti, che contesta nettamente i numeri e le affermazioni rese oggi dall’Ania in audizione alla Camera.
“In Italia gli incidenti stradali sono crollati del 46% dal 2010 al 2019 e la sinistrosità da gennaio a settembre 2020 è passata dal 5,51% al 3,60% – spiega il presidente Furio Truzzi – Anche le truffe alle assicurazioni si sono abbattute, per effetto delle nuove norme e dell’introduzione della scatola nera. Con i limiti alla circolazione imposti dal lockdown, inoltre, le compagnie assicurative hanno incamerato polizze nonostante le auto siano rimaste ferme nei garage, senza rimborsare i propri assicurati”.
“Una situazione di evidente svantaggio per gli utenti e di ulteriore arricchimento per le imprese del settore, che rendono del tutto ingiustificabili le richieste odierne dell’Ania, il cui vero scopo è quello di tagliare i costi dei risarcimenti per le vittime di incidenti stradali per far risparmiare di 800 milioni di euro annui alle imprese assicurative” – aggiunge Truzzi.
“Come associazione dei consumatori Assoutenti ostacolerà ogni tentativo dell’Ania di barattare i diritti degli utenti allo scopo di aumentare i ricavi delle compagnie di assicurazioni, e vigileremo sull’andamento dell’Rc auto nel corso del 2021 per evitare nuovi danni per le tasche degli assicurati” – conclude Truzzi.
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