L'ANIA minaccia possibili aumenti dei prezzi rca dovuti all'impossibilità di canalizzare i sinitri verso le carrozzerie convenzonate e fare sconti a chi rinuncia alla cessione del credito
L'ANIA all'attacco contro il testo del ddl Concorrenza in discussione al Senato prima dell'approvazione definitiva. L'associazione delle Compagnie assicurative chiede di fare un passo indietro e tornare alla versione originaria, quella che prevedeva tutta una serie di provvedimenti pro-compagnie, tra cui la canalizzazione verso le carrozzerie convenzionate e il divieto di cessione del credito. Senza queste clausole, a detta del Direttore Generale ANIA Dario Focarelli, le compagnie non potranno applicare sconti a favore degli assicurati, e I prezzi dell'rca non potranno che aumentare. ANIA gioca dunque la carta della riduzione dei prezzi dei premi e dei mancati sconti per gli automobilisti.
Focarelli sottolinea che il ddl prevedeva nella versione originaria l'obbligo di informazione sulla possibilità di sconto da parte delle imprese, ma alla Camera l'obbligo è scomparso sia per il divieto di cessione dei crediti che per le carrozzerie. Ora al Senato, denuncia Focarelli, alcuni emendamenti chiedono addirittura di inserire nel testo il divieto tout court per le compagnie di offrire ai clienti il servizio delle carrozzerie convenzionate. “E' inaccettabile”, afferma, e ne deriverebbe solo un danno per gli automobilisti.
La parte del provvedimento relativa all'rc auto, spiega Focarelli, è già stata “annacquata” alla Camera e rischia ora di essere snaturata al Senato. Con il risultato di ottenere l'effetto opposto rispetto a quello immaginato dal governo nel redigere il testo, ovvero di portare ad un aumento e non ad una riduzione dei prezzi dei premi.
P.S. Non è forse che l'Ania, messa alla strette, stia ora cercando di “rigirare la frittata” facendo leva sugli sconti agli automobilisti e “minacciando” un aumento dell'rca? Della serie: “noi vorremmo agevolare gli automobilisti, ma i carrozzieri cattivi hanno fatto cambiare il ddl e adesso per colpa loro gli aumenti ricadranno sugli automobilisti”. La battaglia continua.
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