In partenza, a tutti gli effetti, la seconda fase dell’ambizioso progetto Guida e Vai con Sicurezza, messo a punto da Guida e Vai – prima realtà, sul territorio italiano, a rivoluzionare il mondo delle Scuole Guida con un ecosistema di soluzioni e servizi di nuova generazione, per agevolare un proficuo dialogo tra Autoscuole e allievi – 100% di proprietà di Reddoak – che dichiara ufficialmente aperte le iscrizioni ai corsi di guida sicura rivolti ai futuri neo-patentati attualmente iscritti alle autoscuole che hanno aderito al programma. Le prime Regioni in partenza sono la Lombardia, il 16 e il 24 giugno e il 20 e 21 luglio, presso il Castelletto Circuit, ubicato a Castelletto di Branduzzo, in provincia di Pavia e il Piemonte, l’11 e il 12 luglio, presso il Piazzale Club Des Miles a Moncalieri in provincia di Torino. A questi appuntamenti se ne aggiungeranno altri, in relazione agli accordi che verranno siglati nel corso dell’anno in tutta Italia. Ad oggi la Puglia si trova in una fase avanzata del processo, per cui potrebbe essere la prossima ad entrare nel vivo dell’attività.
Come preannunciato, l’iniziativa si pone lo sfidante obiettivo di rendere obbligatorio il corso di guida sicura agli allievi, prima di sostenere l’esame di abilitazione finale alla patente. Lo scopo è quello di sensibilizzare i giovani rispetto ai pericoli e rischi, e promuovere un comportamento responsabile alla guida, al fine di ridurre il più possibile il numero degli incidenti e delle vittime della strada, ad oggi, ancora molto elevati nel nostro Paese.
Una sfida portata avanti dall’ideatore del progetto Salvatore Ambrosino, Co-founder di Reddoak e CEO di Guida e Vai che, profondamente segnato dalla prematura scomparsa del padre dovuta proprio a un sinistro, ha scelto di fare della sicurezza stradale una missione personale che trova, oggi, la sua massima espressione in Guida e Vai con Sicurezza. Da qui la volontà di unire le forze, insieme a tutte le scuole guida aventi la sua stessa visione, per creare un nuovo modello di autoscuola 2.0, più evoluto, che considera l’incolumità delle persone come un valore da tutelare, per cui collaborare affinchè trovi applicazione concreta.
“Siamo molto orgogliosi dell’entusiasmo con cui l’iniziativa è stata accolta dalle autoscuole, ma prima di tutto dagli allievi stessi. In Lombardia, ad esempio, nel giro di un paio di giorni dall’apertura delle iscrizioni, sono stati prenotati tutti gli slot messi a disposizione, rendendo necessaria l’aggiunta di nuove date.” Sottolinea Ambrosino che aggiunge: “Un risultato sorprendente che testimonia quanto sia un tema comunque fortemente sentito anche tra i giovani e le loro famiglie. Il valore distintivo di Guida e Vai con Sicurezza è l’essere stato in grado, laddove altri non sono riusciti, di creare le giuste opportunità formative, attraverso “un’esperienza diretta” seppur simulata e realizzata in un contesto protetto.”
All’interno dei piazzali dei circuiti prescelti, infatti, gli istruttori abilitati da Guida e Vai con Sicurezza tra marzo e maggio, saranno chiamati a trasmettere ai giovani guidatori importanti nozioni teoriche e a sperimentare con loro alcune situazioni di criticità in cui potrebbero ritrovarsi. Nei corsi in partenza in Lombardia, ad esempio, nell’arco della mezza giornata di formazione dedicata, ogni allievo potrà sperimentare lo studio del sottosterzo e del sovrasterzo, la guida in situazione di perdita di aderenza della macchina nell’avantreno o nel retrotreno e la frenata ABS di emergenza in caso di imprevisto.
Inoltre, ogni evento è concepito per essere un momento di condivisione anche per le famiglie. I genitori dei ragazzi, infatti, potranno partecipare all’esperienza con i propri figli e sostenerli lungo tutto il percorso.
“È importante per noi che i giovani diventino sempre più consapevoli dei possibili imprevisti e che acquisiscano, direttamente “sul campo”, delle tecniche specifiche per essere in grado di attivare il giusto comportamento alla guida di un veicolo, in qualsiasi situazione, contribuendo così a ridurre sensibilmente gli incidenti stradali.” Interviene ancora Ambrosino che aggiunge: “Al termine di ogni modulo verrà rilasciato un attestato di partecipazione nominativo, che vuol essere un riconoscimento all’impegno del singolo.” E conclude: “Il nostro focus, invece, sarà interamente rivolto alla creazione, entro tre anni, di una solida infrastruttura per lo svolgimento di corsi in tutta Italia, raccogliendo quante più adesioni possibili tra le scuole guida locali. Ogni Regione sarà, dunque, dotata di una pista convenzionata, un programma didattico e un pool di Istruttori abilitati all’insegnamento di corsi di guida sicura.”
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