«Quando ho conosciuto il marchio R-M avevo solo 20 anni. Mio padre vendeva vernici e ho iniziato con lui mentre studiavo. Quello che ci ha dato la possibilità di vendere ai carrozzieri è stata la velocità operativa di R-M. I carrozzieri erano abituati a comprare le vernici pronte. Con le auto straniere spesso dovevano aspettare giorni prima di applicare. Con R-M partivano subito facendo tutto in casa. Che “sprint”, per le vendite…».
Luciano Rizzato, Venezia
1919, l’Europa riparte dopo essere stata messa al tappeto dalla prima guerra mondiale che, però, fu un conflitto di “fronte” e non intaccò città e siti industriali e non ebbe effetti sugli USA, che parteciparono ma da “lontano”. Di conseguenza, per tutte le nazioni coinvolte fu una ripartenza più facile rispetto a quella del 1945 dove i bombardamenti lasciarono cicatrici enormi nelle città. Sono giusto 100 anni quelli che festeggia il marchio R-M fondato da Herbert Mason insieme a Fred Rinshed negli USA: all’epoca si chiamò “Rinshed-Mason Company”. 100 anni. Un dato che può essere buttato lì con leggerezza. E invece sono davvero tanti, più che sufficienti per traghettare l’Europa da realtà rurale in industriale, da nazionalista a europeista, da pressoché monarchica a repubblicana. Insomma, gli USA, l’Europa, l’Italia del 1919 non ci sono più. Ecco che il traguardo della R-M acquisisce ancora più valore: azienda che ha superato anche la seconda guerra mondiale e poi la globalizzazione, restando sul mercato e continuando a crescere e innovare. R-M è “automotive”, lo è sicuramente dal 1926 quando la Cadillac fece il primo ordine di vernice. Cadillac fu una delle prime auto blindate americane: la fece realizzare Al Capone per proteggersi e dopo la sua incarcerazione nel 1929 venne sequestrata e messa al servizio del Presidente; da lì nacque la fornitura. E anche la Cadillac di Capone era “protetta” da uno strato di R-M: vernice capace di impedire l’ossidazione mentre a fermare i proiettili ci pensavano i pannelli di piombo…
INNOVAZIONE
Il marchio R-M è sinonimo di innovazione: nel 1931 lancia infatti la vernice metallizzata per le vetture “top” di gamma dell’epoca. Ma è nel 1948 che l’azienda si esprime al meglio creando il tintometro che ancora oggi è presente nelle carrozzerie di tutto il mondo. Un’invenzione che, vedremo, negli anni 70 darà un grande vantaggio a questo marchio di vernici lungo tutta la nostra penisola, isole comprese. Ricordiamo che nel 1948 nasce la nostra Costituzione e parte il Piano Marshall, questo per dare un’idea di quanto tempo sia passato e quanto innovativo fosse il progetto R-M. Non bastasse, R-M nel 1960 lega il suo marchio alla “Space Race”, la conquista dello spazio. Il razzo Saturn, che portò John Glenn in orbita, era infatti “dipinto” con una speciale vernice nera R-M capace di resistere al calore del lancio. E resistette… come dimostrano le immagini. Tutto questo portò la R-M persino sui quotidiani dell’epoca. Nel 1963 la R-M sbarca definitivamente in Europa creando in Francia un Centro ricerche e uno stabilimento di produzione: è ufficialmente una presenza sul Vecchio Continente. Nel 1970 la ricerca porta R-M a lanciare la prima vernice all’acqua per il primo impianto per le fabbriche americane. Nel 1981 viene realizzata e presentata in Francia la linea di basi Diamont che hanno fatto la storia moderna di R-M. La ricerca prosegue inarrestabile ed ecco che R-M introduce per la prima volta i cartoncini colore che poi vengono integrati dalla bilancia elettronica e infine dalla connessione al “computer”. Negli anni 80 inizia poi la globalizzazione e R-M diventa parte di BASF, viene acquisita dal Gruppo industriale della chimica e diventa parte di un progetto globale.
E poi ci sono gli uomini, ecco una rassegna di uomini chiave in Italia a partire dagli anni 70…
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