«Ho iniziato a vendere R-M in Sardegna nel 1975. Era bellissimo andare dai clienti con un minitintometro sul furgone e stupirli creando il colore davanti ai loro occhi. Un’arma di vendita incredibile, che mi ha dato la possibilità di dare vita alla mia attività che oggi è un bene di famiglia. Un’avventura che è ancora in corso e in evoluzione».
Mario Asoni, Sardegna
1919, l’Europa riparte dopo essere stata messa al tappeto dalla prima guerra mondiale che, però, fu un conflitto di “fronte” e non intaccò città e siti industriali e non ebbe effetti sugli USA, che parteciparono ma da “lontano”. Di conseguenza, per tutte le nazioni coinvolte fu una ripartenza più facile rispetto a quella del 1945 dove i bombardamenti lasciarono cicatrici enormi nelle città. Sono giusto 100 anni quelli che festeggia il marchio R-M fondato da Herbert Mason insieme a Fred Rinshed negli USA: all’epoca si chiamò “Rinshed-Mason Company”. 100 anni. Un dato che può essere buttato lì con leggerezza. E invece sono davvero tanti, più che sufficienti per traghettare l’Europa da realtà rurale in industriale, da nazionalista a europeista, da pressoché monarchica a repubblicana. Insomma, gli USA, l’Europa, l’Italia del 1919 non ci sono più. Ecco che il traguardo della R-M acquisisce ancora più valore: azienda che ha superato anche la seconda guerra mondiale e poi la globalizzazione, restando sul mercato e continuando a crescere e innovare. R-M è “automotive”, lo è sicuramente dal 1926 quando la Cadillac fece il primo ordine di vernice. Cadillac fu una delle prime auto blindate americane: la fece realizzare Al Capone per proteggersi e dopo la sua incarcerazione nel 1929 venne sequestrata e messa al servizio del Presidente; da lì nacque la fornitura. E anche la Cadillac di Capone era “protetta” da uno strato di R-M: vernice capace di impedire l’ossidazione mentre a fermare i proiettili ci pensavano i pannelli di piombo…
INNOVAZIONE
Il marchio R-M è sinonimo di innovazione: nel 1931 lancia infatti la vernice metallizzata per le vetture “top” di gamma dell’epoca. Ma è nel 1948 che l’azienda si esprime al meglio creando il tintometro che ancora oggi è presente nelle carrozzerie di tutto il mondo. Un’invenzione che, vedremo, negli anni 70 darà un grande vantaggio a questo marchio di vernici lungo tutta la nostra penisola, isole comprese. Ricordiamo che nel 1948 nasce la nostra Costituzione e parte il Piano Marshall, questo per dare un’idea di quanto tempo sia passato e quanto innovativo fosse il progetto R-M. Non bastasse, R-M nel 1960 lega il suo marchio alla “Space Race”, la conquista dello spazio. Il razzo Saturn, che portò John Glenn in orbita, era infatti “dipinto” con una speciale vernice nera R-M capace di resistere al calore del lancio. E resistette… come dimostrano le immagini. Tutto questo portò la R-M persino sui quotidiani dell’epoca. Nel 1963 la R-M sbarca definitivamente in Europa creando in Francia un Centro ricerche e uno stabilimento di produzione: è ufficialmente una presenza sul Vecchio Continente. Nel 1970 la ricerca porta R-M a lanciare la prima vernice all’acqua per il primo impianto per le fabbriche americane. Nel 1981 viene realizzata e presentata in Francia la linea di basi Diamont che hanno fatto la storia moderna di R-M. La ricerca prosegue inarrestabile ed ecco che R-M introduce per la prima volta i cartoncini colore che poi vengono integrati dalla bilancia elettronica e infine dalla connessione al “computer”. Negli anni 80 inizia poi la globalizzazione e R-M diventa parte di BASF, viene acquisita dal Gruppo industriale della chimica e diventa parte di un progetto globale.
E poi ci sono gli uomini, ecco una rassegna di uomini chiave in Italia a partire dagli anni 70…
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